La sabbia che diventa fango e si mangia un intero paese: case
che sprofondano in modo irreversibile. E’ la liquefazione del suolo, uno
degli effetti del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. Effetto che
sa di sentenza di morte per San Carlo di Sant’Agostino, paese in provincia di
Ferrara, paese condannato a sprofondare.
Tutta colpa del terremoto. Le scosse, infatti,
hanno dato il via alla liquefazione del suolo, un fenomeno che converte il
sottosuolo costituito da sabbia e pervaso da acqua, in fango che emerge in
superficie creando dei vuoti nel terreno. Ed è in questi vuoti che le case di
San Carlo si stanno inabissando.La liquefazione è un fenomeno tipico di terreno
sabbiosi o limosi ricchi di acqua, insomma costituiti da grani di materia
consolidati che creano una struttura solida su cui poggiano le fondamenta degli
edifici. Quando si verifica un terremoto la pressione sul sottosuolo aumenta e
fa esplodere gli strati superficiali della crosta. Le sabbie solide diventano
liquide, quasi come sabbie mobili, e spingono verso la superficie. Si crea nel
sottosuolo un canale che porta il fango ad eruttare, quasi come fosse un
vulcano, ma più fango arriva in superficie, più si amplia il vuoto nel
sottosuolo. Un vuoto che una volta riconsolidato non può essere colmato. Il
sottosuolo allora non è più in grado di reggere il peso delle costruzioni, e le
case e gli edifici cominciano a sprofondare nella cavità sotterranea che si è
creata.Un fenomeno che in Emilia Romagna non era atteso, se si pensa che la
liquefazione della sabbia è un effetto tipicamente osservato per i terremoti in
Giappone, la cui intensità è tra i 7 ed gradi della scala Richter. Gian
Paolo Cimellaro, uno degli ingegneri del Politecnico di Torino che studia la
situazione a San Carlo, ha detto al Corriere della Sera: “Abbiamo trovato
diverse conchiglie, questa è sabbia di fiume. Con questo terreno, anche la
struttura più solida collassa. Succede poche volte, ma qui il fenomeno si è
verificato”.Nuove scosse in Emilia Romagna potrebbero aggravare la situazione
già critica. San Carlo di Sant’Agostino sta sprofondando, i suoi abitanti
raccontano delle crepe nel terreno e degli edifici inclinati. Il fenomeno è
irreversibile, le loro speranze di tornare nelle loro case sopravvissute al
terremoto sembrano sempre più lontane. Ciò che è rimasto in piedi, sembra
destinato ad essere inghiottito nel sottosuolo che continua a tremare.
fonte:http://www.blitzquotidiano.it/scienza-e-tecnologia/san-carlo-sprofonda-liquefazione-sabbie-terremoto-emilia-1247658/
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The Day After
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