NELL'ERA DELL'INFORMAZIONE ............. L'IGNORANZA E' UNA SCELTA.
Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.
Benjamin Franklin

giovedì 31 maggio 2012

Il recente terremoto in Emilia, il fracking e ... i riscaldatori ionosferici?


Da cosa è stato causato il terremoto in Emilia di questi giorni di fine maggio 2012? Il sospetto forte cade sulle prospezioni geologiche e trivellazioni con la tecnica del fracking che ha indebolito la struttura geologica di vasta parte del territorio italiano dalla Val Padana alla Basilicata. Le coincidenze sono inquietanti, il terremoto è avvenuto proprio in coincidenza dei siti interessati.
Ma a mio parere (ed in questo concordo col giornalista investigativo Gianni Lannes) c'è anche qualcos'altro. Laddove c'è una notevole tensione accumulata (faglie o fraking) basta un piccolo ammontare di energia addizionale per scatenare il terremoto. Del resto mi sono giunte testimonianze di boati e di strane luci nel cielo poco prima del terremoto sulle quali spero di aggiornarvi.
Dal blog di Maria Rita D’Orsogna, professoressa di matematica alla California State University, ecco alcuni stralci di un articolo scritto un anno e mezzo fa. Da anni la professoressa ci ha messo in avviso, ma ovviamente per il potere devastare il tessuto geologico di alcune nazioni non è un problema, anzi ... (a dire il vero anche io avevo avvisarto la signora D'Orsogna di qualcos'altro, ma lei ha preferito evitare l'argomento).


Fracking: terremoti, pesci e uccelli morti

Il fracking e' una tecnica relativamente nuova perfezionata dal gruppo Halliburton di Dick Cheney, petroliere ed ex vice presidente americano, per estrarre gas da roccia porosa. Con questa tecnica si iniettano miscele segrete di sostanze chimiche sottoterra ad alta pressione e si scatenano dei microterremoti, spaccando la roccia che rilascia gas. Qualche volta la roccia triturata finisce nelle falde idriche, qualche volta le acque di scarto si reiniettano sottoterra volutamente, qualche volta il gas si infiltra entra nei rubinetti delle case, come ci insegna Josh Fox con il suo film Gasland. Ne abbiamo gia' parlato varie volte, qui, qui e qui.

In questi giorni, in Arkansas succedono cose strabilianti.

Qualche giorno fa sono caduti 3000 uccelli dal cielo a Beebe, e sono morti 100,000 pesci ad Ozark, avvelenati non si sa da cosa. [sebbene questo blog abbiamo sposato una ipotesi differente, non si può escludere che il fracking sia una importante causa del fenomeno - N.d.R.]

Nella citta' di Guy hanno contato 500 terremoti con magnitudine massima 4.0 sulla scala Richter, da Settembre a Dicembre 2010. In tutto il 2009 sono stati 38. Nel 2010 hanno avuto piu' terremoti che in tutto il 20-esimo secolo. Fra il 2009 e il 2010 i terremoti sono aumentati del 1200%.

La gente annaffia campi e prati e puntualmente campi e prati muoiono avvelenati.

Qual'e' il filo conduttore di tutte queste cose? Manco a dirlo, la zona e' interessata al fracking su larga scala e tutte le localita' interessate a queste piccole-grandi calamita' cadono nella zona detta di Fayetteville Shale.

Ci sara' un legame fra le trivelle del fracking e i terremoti? Fra il fracking e l'avvelenamento di campi e di aria?

Come da copione, le ditte petrolifere dicono di no.

La gente, arrabbiata, dice di si.

Il professor Steve Horton dell'Universita' di Memphis dice di si e afferma che la pratica di iniettare le acque di scarto sottoterra potrebbe essere la causa dei terremoti.

Il geologo Jack Century lotta da anni contro le trivellazioni selvaggie e afferma che i microterremoti del fracking possono scatenarne di maggiori.

Il supervisore dell'Arkansas Geological Survey, Scott Ausbrooks, sta indagando le possibili correlazioni fra terremoti e trivelle, perche' dice che l'aumento delle scosse e' preoccupante.

Io scommetto che qualcosa c'entra, basta guardare la tabella, e aggiungere che il fracking e' arrivato qui nel 2004. Le annate si riferiscono a decenni, il 2010 e' da solo. Quindi nel decennio 2000-2009 ci sono stati 179 terremoti, nel solo 2010, oltre 620.

Ma sorge un altra domanda, ai cittadini e agli ispettori della zona.

Potrebbe essere che il fracking abbia causato fughe di metano nel sottosuolo o nell'aria che hanno causato la morte di pesci e uccelli? Potrebbe essere che qualche falda idrica si sia contaminata, dando origine ad acqua inquinata, che uccide orti e i pesci piu' sensibili? Potrebbe essere che si sia rotta una qualche tubatura, con perdite che hanno causato le stragi di animali?

Rady Ananda del gruppo The people's voice dice

Hydraulic fracturing is the most likely culprit for all three events, as it causes earthquakes with a resultant release of toxins into the environment

Il fracking e' la causa piu' probabile di questi tre eventi, perche' causa terremoti con il rilascio di sostanze tossiche nell'ambiente.

Ipotesi semplice e pulita.

Ecco i video dell'incontro cittadini-petrolieri in Arkansas. Domande semplici della gente a cui il petroliere di turno non sa rispondere: Da quando sono arrivate le compagnie del gas, abbiamo iniziato a sentire forti scoppi e terremoti. Come fanno a non essere correlate? Dobbiamo essere uniti, perche' se i terremoti continuano, rovineranno le nostre case e le nostre vite. I controlli che fate sono superficiali e inutili.

Questa e' l'Arkansas petrolizzata e attraversata da tubi ed oleodotti:

Cosa possiamo dire in Italia? Noi abbiamo il lusso di sapere queste cose PRIMA che succedano. Non stanchiamoci, impariamo, conosciamo, facciamo le cose preventivamente.

Dopo sara' troppo tardi.



il cielo sopra le zone terremotate ... vi sembra normale?
Dal blog di Gianni Lannes invece un articolo che punta il dito su un altro fenomeno, quello del'uso della guerra ambientale, ovvero di HAARP.
Violentano il pianeta Terra nell’indifferenza generale. Un’arma elettromagnetica a stelle e strisce - tecnologicamente obsoleta rispetto ai sistemi di dominio e morte già inventati - capace comunque di scuotere la crosta terrestre in punti vulnerabili ed alterare a piacimento il clima. «La guerra ambientale è già in atto. Il sistema per provocare terremoti e tsunami non è una novità per la ricerca militare» aveva avvertito 5 anni fa il generale Fabio Mini (Limes, novembre 2007). Infatti, la High Frequency Active Auroral Research Program (nota anche con l’acronimo di HAARP) è un’installazione militare in uso da tempo - munita di paravento civile - nordamericana situata in Alaska, presso Gakona, collocata in una base della United States Air Force. Naturalmente il segreto è ferreo sulle stragi indotte con sistemi apparentemente invisibili. L’esperimento italiano, dopo il successo ad Haiti e le performances asiatiche e mediorientali, è riuscito a meraviglia: chissà se gli yankees in divisa hanno brindato come allora. Top secret? Proviamo a sfondare il solito muro di gomma, perché altrimenti sarà la fine per il popolo italiano. Gli scettici storceranno il naso, ma l’evidenza è innegabile, ormai.
Il riscontro - Ecco una prova. Incrociando i dati degli ultimi terremoti di Earthquakes e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con quelli dell’attività HAARP a basse frequenze (onde Hertz 0-5 Hz) emerge una diretta correlazione con il sisma che ha colpito e piegato l’Emilia Romagna. Basta incrociare i grafici bellici e le registrazioni dei sismografi italiani. Dobbiamo però tenere presente che trattandosi di attività criminale coperta ai massimi livelli - e negata ostinatamente - c’è l’alta possibilità che questi diagrammi siano stati alleggeriti e non rispecchino l’esatta attività svolta. Si ricorda che tutti gli orari sono calcolati sul “tempo civile (UTC)”, vale a dire con uno scarto pari a circa 2 ore di differenza con l'ora italiana. Fate attenzione. Dunque: 19 Maggio 2012 ore 23:13 (UTC), Pianura Padana, Magnitudo 4.1. Si può notare come l’attività a frequenza 0-2 Hz sia piuttosto intensa. Onde così basse hanno un’alta capacità di far vibrare rocce e terreni sabbiosi ma non solo, queste vibrazioni scuotono le particelle dell’acqua portandole a un potente surriscaldamento improvviso. Dalla scossa delle 23 e 13 (UTC) è stato un susseguirsi di micro sismi uno dietro l’altro, nel lasso di tempo che va dalle 2.03am (UTC) fino al terremoto più forte delle 3.02am (UTC) di magnitudo 4.9. Durante tutto il giorno di domenica 20 maggio l’attività HAARP è stata intensa e le scosse telluriche in Pianura Padana si sono susseguite senza tregua. Da notare, in particolare, la fascia orari che va dalle 12 alle 16 (UTC). Poco dopo le 12 (UTC) si nota un picco di intensità in correlazione con 2 forti sismi (2012/05/20 13:21:06 44.882 11.383 2.4 Ml:4.1 Pianura_padana_emiliana; 2012/05/20 13:18:02 44.831 11.49 4.7 Ml:5.1 Pianura_padana_emiliana). Per poi ripetersi ai seguenti orari: 2012/05/20 17:40:17 44.95 11.25 10 Ml:3.5 Pianura_padana_lombarda 2012/05/20 17:37:14 44.88 11.38 3.2 Ml:4.5 Pianura_padana_emiliana.
HAARP.
Una gola profonda che invoca l’anonimato, poiché teme ritorsioni vitali, spiega senza mezzi termini: “Lo ionogramma, ovvero un diagramma tempo/frequenza della riflessione ionosferica, mostra un marcato livello F con una ionizazione di picco. Vi è anche un meno ovvio livello E. Il diagramma mostra come il segnale di sonda digitale si divide in onde riflesse ordinarie (in rosso) e straordinarie (in verde). Lo ionogramma ed il parametro FoF2 nel diagramma mostrano la più alta frequenza che è stata riflessa dalla ionosfera con incidenza verticale (onda radio perpendicolare al terreno)”. Terremoti con epicentri superficiali, come in questo caso italiano (10 chilometri di profondità come ha registrato l’INGV) e sismogrammi che evidenziano un’ unica grande oscillazione sono ritenuti dagli scienziati, senza alcun dubbio, essere terremoti artificiali generati dalla concentrazione di onde HAARP in determinati punti sensibili del globo terrestre. A prescindere dalle fanfaronate degli esperti al soldo bellico o dei professionisti con le barbe finte che popolano il web. Un geologo di chiara fama, A.V., conferma: “Generalmente i terremoti hanno epicentri molto più in profondità, nelle viscere della terra e soprattutto presentano sciami sismici, cioè a dire prima e dopo della vibrazione massima presentano oscillazione più piccole, definite di attenuazione”. Da tempo gli Usa hanno scatenato una guerra ambientale non dichiarata ufficialmente, contro l’Italia; ora l’escalation è sempre più evidente. Senza trascurare l’inquinamento radioattivo indotto nel Mediterraneo dalle attività della VI Flotta Usa di stanza nel Belpaese. Attività già documentata in termini scientifici dalle analisi puntuali Criad di Parigi in relazione al disastro provocato in Sardegna (dal 1972 al 2008), più specificatamente nell’arcipelago della Maddalena (Isola di Santo Stefano).


(...)
Scienza e politica - Secondo Michael Chossudovsky, docente all’Università di Ottawa, «Il sistema H.A.A.R.P. è un potente mezzo per la modificazione delle condizioni atmosferiche e del clima». La letteratura scientifica parla chiaro: “Le antenne di H.A.A.R.P. bombardano e riscaldano la ionosfera, generando frequenze elettromagnetiche che rimbalzano sulla terra, penetrando ogni essere vivente ed ogni oggetto inorganico”. E ancora: “H.A.A.R.P. genera forti impulsi nella banda Ulf ed Elf”. Dodici anni fa, alcuni ricercatori indipendenti (tra cui Robert Fitrakis) verificarono che “le trasmissioni a 14 hertz, rilevando che quando i segnali erano emessi ad elevata potenza, la velocità del vento raggiungeva le 70 miglia orarie, spostando i fronti temporaleschi”. In particolare le frequenze H.A.A.R.P. irradiate su specifici bersagli possono causare terremoti catastrofici, esattamente come il sisma che nel dicembre 2003 uccise migliaia di persone in Iran.
In una Relazione di iniziativa della Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo il 23 settembre 1998 e contenente una proposta di risoluzione (mai effettivamente adottata dal Parlamento) viene affermato che «malgrado le convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell'ambiente come arma, come è il caso ad esempio del sistema HAARP». Nella medesima relazione la suddetta Commissione «reputa che il sistema HAARP sia da considerarsi, a causa del notevole impatto sull’ambiente, una questione mondiale ed esige che le sue conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche vengano analizzate da un organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e di qualsiasi esperimento» e «chiede al gruppo di esperti per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) di accettare di esaminare le prove scientifiche e tecniche fornite in base ai risultati esistenti della ricerca sull'HAARP onde valutare la natura esatta e il livello di rischio posto dall'HAARP per l'ambiente locale e globale e la salute pubblica in generale». In tale atto si «considera il sistema militare USA di manipolazione ionosferica, HAARP, con base in Alaska - che è solo una parte dello sviluppo e dell’impiego di armi elettromagnetiche ai fini della sicurezza sia interna che esterna - un esempio della più grave minaccia militare emergente per l’ambiente globale e la salute umana, dato che esso cerca di manipolare a scopi militari la sezione della biosfera altamente sensibile ed energetica, mentre tutte le sue conseguenze non sono chiare; invita inoltre la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri ad esercitare pressioni sugli Stati Uniti, della Russia e di qualsiasi altro Stato impegnati in tali attività affinché vi pongano fine e si giunga ad una convenzione globale contro questo tipo di armi. Chiede in particolare una convenzione internazionale per una messa al bando globale di tutte le ricerche e di tutti gli sviluppi, sia militari sia civili, volti ad applicare le conoscenze del funzionamento del cervello umano nel settore chimico, elettrico delle vibrazioni sonore o altro allo sviluppo di armi che possono consentire qualsiasi manipolazione degli esseri umani, ivi compreso un divieto di qualsiasi impiego reale o possibile di tali sistemi».
La guerra ambientale è attualmente intesa negli ambienti militari come «l’intenzionale modificazione di un sistema ecologico naturale, come il clima, i fenomeni metereologici, gli equilibri dell’atmosfera, della ionosfera, della magnetosfera, le piattaforme tettoniche, allo scopo di causare distruzioni fisiche, economiche e psico-sociali nei riguardi di un determinato obiettivo geofisico o una particolare popolazione». Parola del generale italiano Mini già espressa nel documento “Owning the Weather in 2025”: «La strategia della negazione e il cinismo adottati per la guerra ambientale consentono d’impiegare armi e tecnologie sofisticate o brutali senza che ciò faccia scalpore. Consentono di camuffare azioni di guerra camuffandole e perfino di distruzione di massa camuffandole per ricerche scientifiche».
E dopo l’Emilia Romagna, ora toccherà sicuramente ad una regione del Sud per piegare definitivamente l’Italia. Prepariamoci al peggio.

RELAZIONE sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera
Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa
Relatrice: on. Maj Britt Theorin




Addendum tratto da un mio vecchio articolo su HAARP

La struttura HAARP, con le sue 180 enormi antenne è denominata "riscaldatore ionosferico" perché essa può generare fasci di onde elettromagnetiche ad alta frequenza inviandole contro la ionosfera, ufficialmente per compiere degli studi scientifici, La potenza di questo impianto è, ufficialmente, di 3,6 Megawatt (poco più di 3 milioni e mezzo di watt), ma è lecito sospettare che possano essere utilizzate potenze maggiori di quelle dichiarate.

In realtà si parla molto di HAARP perché questa è la più famosa, la più nominata tra le varie stazioni consimili, ma persino su wikipedia si può leggere dell'esistenza di alcune altri siti similari.

Norvegia: progetto europeo EISCAT (potenza 1000 Megawatt, ovvero un miliardo di watt)
Stati Uniti: HIPAS, vicino a Fairbanks (Alaska)
Porto Rico: Arecibo Observatory
Russia: progetto SURA, vicino a Nižni Novgorod (potenza 190 Mehawatt)

Un riscaldatore ionosferico invia onde ad alta frequenza e alta intensità contro la ionosfera. La parte più bassa di questa, la cosiddetta regione D della ionosfera, è ricca di elettroni, la cui temperatura viene aumentata dalle suddette radiazioni elettromagnetiche. Queste radiazioni ad alta frequenza (dell'ordine dei Mega Hertz, ovvero che vibrano un milione di volte al secondo) vengono inviate contro la ionosfera con una intensità che non è costante, ma varia ciclicamente. La frequenza di questa variazione di intensità è relativamente bassa ovvero intorno ai 2,5 Hertz (cicli al secondo). Ciò vuol dire che ogni due secondi tali onde aumentano e diminuiscono di intensità per 5 volte di seguito, mentre la vibrazione di tale segnale elettromagnetico è circa mille volte maggiore.

Questo sistema fa sì che l'aumento di temperatura degli elettroni (e quindi dell'intera zona della regione D su cui vengono inviate le onde dal sistea HAARP) sia intermittente. QUesto provoca una modulazione della conduttività (grandezza fisica che misura la facilità con cui passa la corrente) ed quindi si ottiene una corrente (circolante nella ionosfera stessa) che varia alla stessa frequenza di modulazione (circa 2,5 Hertz), e che a tale bassa frequenza emette a sua volta radiazioni.

In tal modo è possibile generare onde elettromagnetiche a bassissma frequenza, che altrimenti sarebbe difficilissimo generare, perché la bassisima frequenza corrisponde ad una grandissima lunghezza d'onda, che richiederebbe antenne altrettanto lunghe (svariati chilometri).

IL MIO PUNTO DI VISTA SULLE CAUSE DEI TERREMOTI MODERNI


“Immaginiamo il pianeta terra come una grossa arancia dove, migliaia di sottilissime cannucce, penetrandola, la svuotano, prosciugandola dal suo succo vitale.
Presto, l’arancia, perderà per sempre la sua elasticità originale, trasformandosi in un corpo rigido, vacuo ed estremamente leggero – questo è ciò che succede alla Terra”

Il meccanismo che innesca gran parte dei moderni terremoti, è lo stesso che produce le voragini che si aprono sul suolo della città di Napoli.  L’uomo industriale, per oltre cento anni, ha vampirizzato il sottosuolo terrestre, defraudandolo da gas, petrolio, acqua e minerali.   Questa ininterrotta “operazione sanguisuga”, ha reso la crosta terrestre fragile, vuota e rigida.   In mancanza di questi elementi, che hanno la funzione di ammortizzatori, queste enormi cavità, svuotate del loro contenuto, tendono, alla prima scossa, a implodere su se stesse, dando origine ai moderni terremoti.   Lo stesso fenomeno, in scala infinitesimale, ma del tutto identico, lo possiamo applicare alla città di Napoli e alle sue voragini. Non dimentichiamo, inoltre, che tutto ciò che l’uomo industriale sottrae al sottosuolo, si trasforma – per un processo, di combustione – in CO2 e varie altre formazioni gassose inquinanti che, a tempo debito, innescheranno una apocalittica reazione chimica.   Una seconda parte di quelle che, comunemente, vengono definite risorse energetiche, muteranno la loro originaria natura in rifiuti tossici perenni e quotidiana spazzatura incenerita dentro “moderni forni crematori”.   Questo continuo sottrarre materiale al sottosuolo, trasformato poi in energia, ha reso il nostro pianeta più leggero e la nostra atmosfera più pesante e irrespirabile. A causa di questo squilibrio, le conseguenze saranno presto catastrofiche.   Il “segreto” del Giappone, in virtù del quale si è evitata la catastrofe urbana, sta in tecnologie come i cuscinetti antisismici disposti alla base degli edifici, apparecchi detti “dissipatori” che assomigliano agli ammortizzatori di un auto e vengono disposti tra un piano e l’altro degli edifici più a rischio.   Petrolio, gas e acqua (al pari delle misure antisismiche, adottate per evitare l’implosione degli edifici giapponesi), sono gli ammortizzatori naturali della crosta terrestre, deputati a mitigare gli effetti disastrosi di improvvise scosse telluriche indotte da un processo di assestamento, impercettibile ma continuo, delle placche tettoniche.   Del resto, la stessa struttura ossea dell’uomo, si frantumerebbe in mille pezzi, se non fosse per quel sofisticato e ingegnoso sistema di muscoli, di liquidi e di cartilagini che concorrono a distribuire le sollecitazioni prodotte dalla nostra mobilità, sul resto del corpo. La colonna vertebrale (come esempio) è un tubo semirigido, costituito da una serie di anelli ossei – le vertebre – uniti da dischi ammortizzatori, elastici. Il disco intervertebrale è formato da una porzione centrale, il “nucleo polposo”, che si compone di una sostanza gelatinosa e agisce da ammortizzatore e, senza la quale, ci sarebbe precluso ogni movimento.   Immaginiamo adesso il pianeta terra come una grossa arancia dove, migliaia di sottilissime cannucce, penetrandola, la svuotano, prosciugandola dal suo succo vitale.   Presto, l’arancia, perderà per sempre la sua elasticità originale, trasformandosi in un corpo rigido, vacuo ed estremamente leggero. Questo è ciò che succede alla Terra.   Questa mia tesi che, per nessun motivo al mondo, può essere smentita e, ne io, essere accusato di eccentrico catastrofismo, è il risultato di una ricerca logica e antropologica sulla base di dati concreti e di segnali evidenti e lapalissiani.   La conoscenza e, la comprensione della realtà, si avvalgono dell’intuizione; quella particolare capacità, che esula dalla sfera del profetico per attestarsi come l’estensione sensoriale di una mente libera e liberata da preconcetti, da pregiudizi, da luoghi comuni e dipendenze culturali, storiche e psicologiche.   Tutto questo, filtrato dal raziocinio, produce, come ultimo passaggio, quella che oggi, (una parola che pronunciamo sempre con timore), abbiamo chiamato, “la Verità”.   La fantasiosa teoria, poi, dei terremoti provocati da mini testate nucleari, appartiene a un genere di letteratura che, per indole, preferisco disertare.   Sono ben consapevole di quanto, la stupidità umana, abbia prodotto nel corso questo secolo: guerre, bombe, nazismo, consumismo e relativismo, ma niente che possa competere con la potenza di una natura che non tarderà a sferrare la sua vendetta, su questa umanità insensata che ha voluto sfidarla e deriderla.   Un tempo eravamo api e formiche oggi, siamo sanguisughe e termiti.   E’ partito il conto alla rovescia e, il Sistema, come una bomba ad orologeria, è sul punto di esplodere. Gli individui, della società delle illusioni, ricurvi sulle loro debolezze, paure e, incapaci di qualsiasi rinuncia, si sono resi responsabili e complici di quell’immane tragedia che segnerà un punto di svolta radicale e di non ritorno, nella storia dell’umanità.  La vendetta della Madre Terra, presto, si renderà palese in tutta la sua potenza, violenza e crudeltà, senza sconti, per sancire, ancora una volta, la sua volontà trascendente e la logica suprema delle sue imperiture ragioni. Tutte le centrali nucleari al mondo, per un motivo o per un altro e, causa le interazioni impreviste o predestinate di fattori che esulano dalla nostra capacità di analisi, logica e di comprensione, sono destinate ad esplodere.

Autore Gianni Tirelli   ( Stampa Libera )

martedì 29 maggio 2012

Ultine notizie da Dallas: Aleanna dice di essere pronta a trivellare l’Italia


La Aleanna dice di essere pronta a trivellare.

Come sempre, se uno vuol sapere cosa accade sul suolo italiano, si devono leggere i comunicati stampa agli investitori stranieri per capire. Non c’e’ verso di sapere granche’ dal nostro governo – che sia Roma, che sia l’ultimo dei paeselli di montagna di Basilicata.
E questo e’ gravissimo alla luce del fatto che il territorio emiliano continua a traballare e che tutta la zona della Pianura Padana e’ pericolosa, sismica, prona a subsidenza.
Caro Monti, Caro Clini, Caro Passera, Caro Scaroni, ma non sarebbe il caso di fermare tutto e di *capire prima* e poi continuare con le trivelle selvagge? L’ho capito che stiamo qui a rastrellare l’ultimo centesimo, e che pure le briciole dei petrolieri fanno gola, ma distruggere cosi’ un territorio, senza neanche spiegare niente alla gente e’ veramente criminale. Com’e’ possibile che queste cose uno debba apprenderle dai comunicati stampa agli investitori?
Ed ecco allora le ultime sul destino della Bassa Padana, direttamente da Dallas, Texas.

Il 16 Maggio 2012 infatti, la BRS Resources, una sorta di scatola magica che detiene il 17% della Aleanna Resources, dice che ha accellerato le sue attivita’ burocratiche e che prevede di incrementare in modo ‘sostanziale’ le sue attivita’ trivellanti. i
La Aleanna ha già eseguito campagne di acquisizione dati sismici nel delta del Po, fra cui Ponte dei Grilli, ma adesso occorre passare dalla sismica alle trivelle vere, dice Steven Moore il capo della BRS resources. 
…we have identified a myriad of drillable prospects. 
We want to help Italy boost its domestic production of natural gas, and we can only do that by drilling. During the next few months AleAnna plans to submit drilling applications for wells in a minimum of three permit areas.
..we want to diversify our options and be in a position to move quickly when the opportunities arise.
Cioe’ vogliono trivellare una miriade di potenziali localita’ per diversificare e per “aiutare l’Italia” ad incrementare la sua produzione di gas naturale. E lo possono fare solo trivellando. Evviva.
Dicono che c’e’ gia’ infrastruttura presente, dicono che hanno nel complesso 3,250 chilometri quadrati di terreno, dicono che la Pianura Padana e’ il secondo campo di gas piu’ grande d’Europa e che ci sono circa 27 trillioni di metri cubi di gas.
Dimenticano di dire che la zona e’ sismica, che ci sono gia’ stati casi di subsidenza indotta, che la zona e’ densamente abitata.  Chissa’ se queste cose gliele ricorda qualcuno dei nostri eccellenti politici.
Io non so se le trivelle eistsenti siano collegate agli sciami sismici dell’Emilia di questi giorni, ma so che, come detto mille volte, meglio pensarci prima e non fare cose rischiose, piuttosto che sfidare la sorte. L’Emilia, l’Italia tutta, e’ fragile, e li ci sono le case, i campi, le chiese, la vita delle persone. Non ci si guadagna niente con il trivellarla, nonostante le balle della Aleanna.
Se Mr. Moore vuole aiutare l’Italia, semplicemente se ne vada.

Tratto da :  stampalibera

Un onda d'urto ha investito il pianeta il 20 maggio alle ore 04:00


23 maggio 2012 - Un onda d'urto interplanetaria,probabilmente dovuta al brillamento solare di classe M5 sprigionatosi lo scorso 17 maggio, ha investito la Terra il 20 maggio intorno alle ore 02:00 UT(04:00)ora italiana L'arrivo dell'onda ha causato un intensa attività geomagnetica attorno ai poli del pianeta ed aurore boreali.L’impatto ha prodotto una deformazione della magnetosfera terrestre di parecchie migliaia di chilometri intorno al pianeta.La strana coincidenza e che poco dopo la Terra tremava in Italia con un terremoto di magnitudo 6.1 richter che colpiva Bologna,Modena e Ferrara, propagandosi per tutto il nord Italia.

Emilia: un intero paese sta per sprofondare a causa del terremoto.


La sabbia che diventa fango e si mangia un intero paese: case che sprofondano in modo irreversibile. E’ la liquefazione del suolo, uno degli effetti del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. Effetto che sa di sentenza di morte per San Carlo di Sant’Agostino, paese in provincia di Ferrara, paese condannato a sprofondare.

Tutta colpa del terremoto.  Le scosse, infatti,  hanno dato il via alla liquefazione del suolo, un fenomeno che converte il sottosuolo costituito da sabbia e pervaso da acqua, in fango che emerge in superficie creando dei vuoti nel terreno. Ed è in questi vuoti che le case di San Carlo si stanno inabissando.La liquefazione è un fenomeno tipico di terreno sabbiosi o limosi ricchi di acqua, insomma costituiti da grani di materia consolidati che creano una struttura solida su cui poggiano le fondamenta degli edifici. Quando si verifica un terremoto la pressione sul sottosuolo aumenta e fa esplodere gli strati superficiali della crosta. Le sabbie solide diventano liquide, quasi come sabbie mobili, e spingono verso la superficie. Si crea nel sottosuolo un canale che porta il fango ad eruttare, quasi come fosse un vulcano, ma più fango arriva in superficie, più si amplia il vuoto nel sottosuolo. Un vuoto che una volta riconsolidato non può essere colmato. Il sottosuolo allora non è più in grado di reggere il peso delle costruzioni, e le case e gli edifici cominciano a sprofondare nella cavità sotterranea che si è creata.Un fenomeno che in Emilia Romagna non era atteso, se si pensa che la liquefazione della sabbia è un effetto tipicamente osservato per i terremoti in Giappone, la cui intensità è tra i 7 ed  gradi della scala Richter. Gian Paolo Cimellaro, uno degli ingegneri del Politecnico di Torino che studia la situazione a San Carlo, ha detto al Corriere della Sera: “Abbiamo trovato diverse conchiglie, questa è sabbia di fiume. Con questo terreno, anche la struttura più solida collassa. Succede poche volte, ma qui il fenomeno si è verificato”.Nuove scosse in Emilia Romagna potrebbero aggravare la situazione già critica. San Carlo di Sant’Agostino sta sprofondando, i suoi abitanti raccontano delle crepe nel terreno e degli edifici inclinati. Il fenomeno è irreversibile, le loro speranze di tornare nelle loro case sopravvissute al terremoto sembrano sempre più lontane. Ciò che è rimasto in piedi, sembra destinato ad essere inghiottito nel sottosuolo che continua a tremare.

fonte:http://www.blitzquotidiano.it/scienza-e-tecnologia/san-carlo-sprofonda-liquefazione-sabbie-terremoto-emilia-1247658/

The Day After