di Gianni Tirelli
E’ dall’alba dei tempi che nevica, piove e tira vento, circostanze nella maggior parte dei casi accolte con favore e gioia. La gente se ne restava in casa al caldo del camino, e i bambini affascinati e incantati dalla magia delle neve, vivevano quel momento come unico, irripetibile e indimenticabile. I contadini ringraziavano il Cielo assaporando il meritato riposo.
Oggi ascoltando i telegiornali che trattano del tempo di questi ultimi giorni, si ha l’impressione che sia scoppiata una guerra. “Il gelo e la neve flagellano il paese!!”, si sente ripetere dalla voce sconsolata dei conduttori dei TG. Lamentele generalizzate, panico, il solito rimpallo di responsabilità, treni fermi in aperta campagna, ritardi impressionanti, spalatori di neve colpiti da infarto, traffico in tilt, tutto bloccato, si salvi chi può!! Il sindaco di Roma, della serie “i nani al potere”, incolpa la protezione civile rimembrando i bei tempi di Bertolaso e dei “bunga bunga” liberi! Distribuisce inoltre pale da neve dislocate in 4 punti strategici della città, raggiungibili in mongolfiera – ma quei pochi che si sono avventurati in una tale ricerca, affermano che di di queste benedette pale neanche l’ombra! Alcuni si lamentano per le condutture dell’acqua ghiacciate, altri per la mancanza di energia elettrica, e altri ancora, isolati dal mondo in qualche sperduto paesino di montagna, aspettano con rassegnazione l’arrivo della signora in nero con la falce.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere!! Ma i più incazzati, appartengono alla categoria dei comodi e abitudinari. Quelli a cui é saltato l’appuntamento con l’estetista o con la massaggiatrice tailandese – quelli che hanno fatto dello shopping uno stile di vita e pur di non stare in casa si darebbero al vagabondaggio – quelli senza la ricarica del cellulare che: “ohh Dio!! E adesso come farò???”
Oggi ascoltando i telegiornali che trattano del tempo di questi ultimi giorni, si ha l’impressione che sia scoppiata una guerra. “Il gelo e la neve flagellano il paese!!”, si sente ripetere dalla voce sconsolata dei conduttori dei TG. Lamentele generalizzate, panico, il solito rimpallo di responsabilità, treni fermi in aperta campagna, ritardi impressionanti, spalatori di neve colpiti da infarto, traffico in tilt, tutto bloccato, si salvi chi può!! Il sindaco di Roma, della serie “i nani al potere”, incolpa la protezione civile rimembrando i bei tempi di Bertolaso e dei “bunga bunga” liberi! Distribuisce inoltre pale da neve dislocate in 4 punti strategici della città, raggiungibili in mongolfiera – ma quei pochi che si sono avventurati in una tale ricerca, affermano che di di queste benedette pale neanche l’ombra! Alcuni si lamentano per le condutture dell’acqua ghiacciate, altri per la mancanza di energia elettrica, e altri ancora, isolati dal mondo in qualche sperduto paesino di montagna, aspettano con rassegnazione l’arrivo della signora in nero con la falce.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere!! Ma i più incazzati, appartengono alla categoria dei comodi e abitudinari. Quelli a cui é saltato l’appuntamento con l’estetista o con la massaggiatrice tailandese – quelli che hanno fatto dello shopping uno stile di vita e pur di non stare in casa si darebbero al vagabondaggio – quelli senza la ricarica del cellulare che: “ohh Dio!! E adesso come farò???”

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