NELL'ERA DELL'INFORMAZIONE ............. L'IGNORANZA E' UNA SCELTA.
Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.
Benjamin Franklin

mercoledì 20 novembre 2013

Disintossicanti Naturali

di E. Group 

Traduzione di Anticorpi.info

Esistono molte tecniche ed integratori utili per la disintossicazione dell'organismo. Una di esse è nutrirsi con alimenti naturalmente disintossicanti. Ecco un elenco di alimenti disintossicanti integrabili alla nostra dieta.

1. Frutta
Ricca di liquidi, aiuta l'organismo a lavare via le tossine. E' anche molto digeribile e ricca di antiossidanti, nutrienti, fibre e vitamine.

2. Ortaggi verdi

Alghe verdi, orzo, gramigna, cavoli, spinaci, spirulina, erba medica, bietole, rucola, o altre verdure a foglia verde, contribuiscono ad apportare clorofillaall'apparato digerente. Quest'ultima depura l'organismo da tossine ambientali come metalli, erbicidi, prodotti per la pulizia e pesticidi. E' anche molto utile nella disintossicazione epatica.

3. Limoni, arance, lime
Gli agrumi aiutano l'organismo nell'individuare le tossine e far partire gli adeguati processi enzimatici all'interno dello stomaco. Il succo di limone supporta il fegato nei suoi processi di disintossicazione. Per potenziarne gli effetti, si può incominciare la giornata con un bicchiere di limonata calda.
Ricorda: la vitamina C è la migliore vitamina per fini disintossicanti, dal momento che trasforma le tossine in materia digeribile. Assumere più vitamina C significa ottenere maggiori benefici.

4. Aglio
E' uno degli alimenti in assoluto più utili alla disintossicazione. Aiuta a stimolare il fegato a produrre enzimi di disintossicazione.

5. Germogli di broccoli
Estremamente ricchi di antiossidanti, i germogli di broccoli stimolano specificamente la produzione di enzimi di disintossicazione nel tratto digestivo. I germogli sono in realtà molto più efficaci della pianta adulta.

6. Tè verde
Il tè verde lava le tossine dal sistema e contiene un tipo speciale di antiossidanti chiamati catechine, note per incrementare la funzionalità epatica.

7. Fagioli Mung
Il fagiolo mung è utilizzato dai medici ayurvedici da migliaia di anni. E' incredibilmente facile da digerire, e assorbe i residui tossici dalle pareti intestinali.

8. Altre verdure crude.
Da consumarsi crude (anche in bevande frullate): cipolle, carote, carciofi, asparagi, broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, aglio, barbabietole, curcuma, origano. La combinazione di questi alimenti aiuta il fegato a spurgare le tossine grazie all'elevato contenuto di zolfo. Lo zolfo aiuta il fegato a disintossicarsi da sostanze chimiche nocive.

9. Semi e noci
Aggiungi alla tua dieta semi e noci digeribili. Semi di lino, di zucca, mandorle, noci, semi di canapa, semi di sesamo, semi di chia, noci di cedro siberiano, semi di girasole sono tutte opzioni eccellenti. Durante la detossificazione evita invece il burro di noci.

10. Oli omega-3
Assumi olio di canapa, d'avocado, d'oliva, o di semi di lino durante la dieta. Aiuterà  a lubrificare le tue pareti intestinali, permettendo alle tossine di essere eliminate più in fretta dall'organismo.
A
rticolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Global Healing Center

PRELIEVO FORZOSO SUI CONTI CORRENTI DEGLI EUROPEI


In realtà. la proposta avanzata dal FMI era diventata un facile pronostico già in tempi non sospetti.
Basta analizzare la situazione italiana per rendersi conto che un prelievo forzoso dai conti correnti sembra diventata una scelta obbligata del governo per non far crollare questo castello di carta che è l’Unione europea.
Dati macroeconomici sull’Italia:
- Debito Pubblico: 2.075 miliardi di euro
- Prodotto Interno Lordo: -1,8% (variazione acquisita 2013).
- Rapporto Debito/Pil: 130,40% (previsioni MEF per il 2013).
- Rapporto Deficit/Pil: 2,9% (previsioni MEF per il 2013).
- Disoccupazione: 12%.
- Disoccupazione giovanile: 39,5%.
- Interessi pagati sul debito pubblico: circa 100 miliardi l’anno

Contributi per la stabilità delle economie nell’Eurozona versati dall’Italia:

- circa 10 miliardi per prestiti bilaterali (effettuati dall’Italia direttamente alla Grecia);
- 32 miliardi nei confronti dell’EFSF;
- 8,6 miliardi per il nuovo organismo ESM.
In sostanza, i prestiti e i contributi versati dall’Italia a partire dal 2010 fino al secondo trimestre 2013 ha raggiunto la cifra complessiva quasi 51 miliardi di euro.

Dati macroeconomici sull’Italia:
- Debito Pubblico: 2.075 miliardi di euro
- Prodotto Interno Lordo: -1,8% (variazione acquisita 2013).
- Rapporto Debito/Pil: 130,40% (previsioni MEF per il 2013).
- Rapporto Deficit/Pil: 2,9% (previsioni MEF per il 2013).
- Disoccupazione: 12%.
- Disoccupazione giovanile: 39,5%.
- Interessi pagati sul debito pubblico: circa 100 miliardi l’anno
Contributi per la stabilità delle economie nell’Eurozona versati dall’Italia:

- circa 10 miliardi per prestiti bilaterali (effettuati dall’Italia direttamente alla Grecia);
- 32 miliardi nei confronti dell’EFSF;
- 8,6 miliardi per il nuovo organismo ESM.
In sostanza, i prestiti e i contributi versati dall’Italia a partire dal 2010 fino al secondo trimestre 2013 ha raggiunto la cifra complessiva quasi 51 miliardi di euro.

Contributi per la stabilità delle economie nell’Eurozona versati dall’Italia:
- circa 10 miliardi per prestiti bilaterali (effettuati dall’Italia direttamente alla Grecia);
- 32 miliardi nei confronti dell’EFSF;
- 8,6 miliardi per il nuovo organismo ESM.
In sostanza, i prestiti e i contributi versati dall’Italia a partire dal 2010 fino al secondo trimestre 2013 ha raggiunto la cifra complessiva quasi 51 miliardi di euro.
Con uno scenario così catastrofico, in cui politici ed economisti non riescono a trovare nemmeno un paio di miliardi per scongiurare l’aumento di un punto percentuale dell’IVA o l’abolizione dell’IMU è palese pensare che, in ossequio a tali pesanti diktat imposti dalla troika, non ci sia altra soluzione che attingere dalle solite casse: le tasche dei risparmiatori.
Tutti i casi storici che evidenziano simili soluzioni drastiche non hanno mai portato ad una riduzione del debito pubblico, anzi le conseguenze sono state una fuga di capitali verso l’estero.
di Salvatore Tamburro
Nonostante siano anni che cerco di avvisare i miei lettori e\o i clienti del mio studio di consulenza circa il rischio di un prelievo forzoso sui conti correnti, in Italia come nel resto d’Europa, ecco che la conferma di questa profezia viene adesso confermata anche dallo stesso Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Nel recente report semestrale “Monitor delle finanze pubbliche” i diabolici economisti del FMI, allo scopo di rimediare alla crisi dei debiti sovrani, hanno esposto la “geniale” idea di imporre un prelievo forzoso del 10% sui conti correnti di 15 paesi dell’area euro (Italia compresa).
Tutto ciò senza dimenticare che dal 2014 partirà il pareggio di bilancio (entrate = uscite), prescritto dalla Costituzione, e il programma di rientro dettato dal Fiscal Compact, ossia l’obbligo di ridurre il rapporto Debito Pubblico\PIL portandolo al di sotto del 60% in 20 anni a partire dal 2016. Questo implicherà tagli della spesa pubblica (quindi meno beni e servizi pubblici ai cittadini) di circa 45 miliardi di euro all’anno.
Sarà un caso che di recente trovo molti risparmiatori\imprenditori italiani in gita a Lugano (Svizzera)?
Se non si cominceranno ad adottare altre soluzioni (sovranità monetaria, svincoli dai trattati europei, introduzione dello strumento del debito detestabile, politiche monetaria espansive) avverrà una migrazione di capitali, mezzi produttivi ed esseri umani dalla periferia europea verso l’economie “virtuose” senza precedenti storici.
Il mio augurio, che allo stesso tempo è un incitamento al risveglio , potrebbe tradursi con queste semplici parole: “Non lasciamo questo splendido Paese in mano agli aguzzini della troika, non lasciamo che la nostra vita sia continuamente violentata dagli uomini della finanza internazionale! Siamo ancora in tempo per riprenderci tutto ciò che finora ci hanno tolto, a cominciare dalla nostra dignità di esseri umani. “.

Monsanto: un secolo di crimini contro l’umanità e la natura

campagna monsanto
Conosciamo il nome Monsanto negli ultimi anni in quanto l’abbiamo sempre associato principalmente agli OGM (organismi geneticamente modificati), ma uno sguardo alla storia della società mostra che il suo lavoro è stato collegato con aree molto diverse. Gli effetti di questo lavoro si fanno ancora sentire in tutto il mondo e in alcuni casi la scienza ha già dimostrano che hanno conseguenze estremamente dannose per l’ambiente e per la salute umana. 
1. Saccarina
Nel 1901 John Francis Queeny ha fondato l’azienda Monsanto Chemical Works a St. Louis, Missouri, per la produzione di sostituti dello zucchero per la Coca Cola. Nei primi dei 70 diversi studi, tra cui uno studio del National Cancer Institute USA, questi rivelarono che la saccarina provoca il cancro nei ratti e altri mammiferi. 

2. PCB (bifenili policlorurati)
Negli anni ’20 del secolo scorso, la Monsanto ha iniziato a produrre policlorobifenili, un elemento liquido refrigerante per trasformatori elettrici, condensatori e motori elettrici. Mezzo secolo dopo, l’Environmental Protection Agency statunitense ha presentato prove che i PCB causano il cancro negli animali e negli esseri umani. Nel 1979 il Congresso degli Stati Uniti ne ha vietato la produzione. La Convenzione di Stoccolma sui Contaminanti Organici Persistenti ha vietato i PCB in tutto il mondo nel 2001. Nel 2003, la Monsanto ha pagato oltre 600 milioni di dollari agli abitanti di Anniston (Alabama), dove sorgeva la produzione di queste sostanze chimiche, che hanno subito gravi problemi di salute come il cancromalattie del fegato e malattie neurologiche. Secondo la ricerca condotta negli Stati Uniti nel 2011, questa sostanza chimica continua ad apparire nel sangue delle donne in gravidanza, mentre altri studi deducono un legame tra PCB e autismo.
3. Polistirolo
Nel 1941 Monsanto focalizzata sulla plastica e il polistirolo sintetico per l’imballaggio degli alimenti. Negli anni ’80 l’ Environmental Protection Agency USA lo ha classificato come il quinto prodotto chimico la cui produzione genera i rifiuti più pericolosi, ma viene ancora prodotto. 
4. Armi nucleari e bombe atomiche
Nel 1936 la Monsanto ha acquistato i Laboratori Thomas & Hochwalt nell’ Ohio che divenne il suo Dipartimento Centrale di Ricerca. Tra il 1943 e il 1945 questo dipartimento coordinò i propri sforzi con il Comitato di Ricerca della Difesa Nazionale degli Stati Uniti e si dedicò alla purificazione e la produzione di plutonio, e perfezionare prodotti chimici che vengono utilizzati come inneschi per le armi nucleari. 
5. DDT (dicloro difenil tricloroetano)
Nel 1944, la Monsanto è stata uno dei primi produttori del DDT per combattere le zanzare che diffondono la malaria. Fu utilizzato in modo intensivo come insetticida in agricoltura. Nonostante decenni di pubblicità della Monsanto, che ha insistito sul fatto che il DDT era al sicuro, infine gli effetti cancerogeni furono confermati e nel 1972 il DDT è stato vietato su tutto il territorio degli Stati Uniti. Oggi è noto che provoca infertilità e fallimenti nello sviluppo degli embrioni. 
6. Doixina
Nel 1945 la Monsanto ha cominciato a promuovere l’uso di pesticidi chimici in agricoltura e prodotto l’erbicida 2,4,5-T, uno dei precursori dell’ Agente Orange contenente diossina. Le diossine si accumulano nella catena alimentare, soprattutto nel tessuto adiposo degli animali. Esse sono altamente tossiche e possono causare problemi di riproduzione e dello sviluppo, interessare il sistema immunitario, interferire con gli ormoni e quindi provocare il cancro. 
7. Agente Orange
Nel 60 Monsanto è stato uno dei produttori dell’ Agente Orange, usato come arma chimica nella guerra del Vietnam. Come conseguenza dell’uso dell’Agente Orange circa 400.000 persone sono state uccise o mutilate, 500.000 bambini sono nati con difetti alla nascita, 1 milione di persone portatori di handicap o che hanno avuto problemi di salute, tra cui i soldati statunitensi esposti alla sostanza durante gli attacchi eseguiti. I rapporti interni di Monsanto mostrano che la società era a conoscenza degli effetti tossici dell’ Agente Orange quando lo ha venduto al governo degli Stati Uniti.
8. “Fertilizzanti” prodotti dal petrolio
Nel 1955 la Monsanto ha iniziato questa pratica, dopo l’acquisto di una raffineria di petrolio. Il problema è che i fertilizzanti prodotti dal petrolio rendono sterile la terra, visto che uccidono i microrganismi benefici del suolo. 
9. Aspartame
L’aspartame è un dolcificante non calorico, che è 150-200 volte più dolce dello zucchero. E’ stato scoperto nel 1965 dalla multinazionale farmaceutica GD Searl. Nel 1985 Monsanto acquistò GD Searl e ha iniziato la commercializzazione del dolcificante con il marchio NutraSweet. Nel 2000 ha venduto il marchio. NutraSweet è postulato come l’elemento che è presente in 5.000 tipi di prodotti e viene consumato da 250 milioni di persone in tutto il mondo. E’ dichiarato sicuro per il consumo umano da più di 90 paesi. Nel febbraio 1994, il Dipartimento di Salute e Servizi Sociali degli Stati Uniti ha pubblicato l’elenco dei 94 effetti collaterali che la sostanza può avere sulla salute umana. Nel 2012, sulla base dei dati dell’Istituto Ramazzini (Italia) che è riuscito a testare gli effetti cancerogeni di NutraSweet nei ratti, la Commissione Europea ha chiesto di avviare un nuovo processo di rivalutazione di questo composto. 
10. L’ormone della crescita bovino
La somatotropina bovina ricombinante (rBGH), detta anche ormone della crescitabovina, è un ormone geneticamente modificato della Monsanto che viene iniettato nel vacche da latte per aumentare la produzione di latte. Secondo diverse indagini, soprattutto europee, vi è un collegamento tra latte rBGH e cancro della mammella, cancro del colon e della prostata nell’uomo. Si evidenzia che il prodotto provoca gli effetti più gravi nei bambini per due semplici motivi: bevono più latte rispetto agli adulti e hanno meno massa corporea per elaborare i contaminanti del latte. L’ormone è vietato in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Israele, Unione Europea e Argentina.