NELL'ERA DELL'INFORMAZIONE ............. L'IGNORANZA E' UNA SCELTA.
Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.
Benjamin Franklin

lunedì 31 dicembre 2012

<<< TI AUGURO TEMPO >>>

“Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non
solo per te stesso,ma anche per donarlo agli altri.
ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita”.

di Elli Michler
da  RosYessy

E' comunque Vita










Un altro anno volge al termine.
Quante cose sono accadute?
Alcune belle, altre meno.
E' vero, le delusioni fanno male e le felicità per i successi non sono eterne.
E allora?
E' comunque vita.
E' vero, un insulto, a maggior ragione quando è ingiusto, fa più male di mille complimenti...
E allora?
E' comunque vita...
Nella Vita si incontrano Spine e Rose. 
Si può riuscire o fallire. 
Non ha importanza. 
In entrambi i casi è comunque Vita.
Il suo Senso più Vero, infatti, non è nei traguardi, ma nei Sentieri percorsi per raggiungerli.
Ciò che rende un essere umano, realmente "umano", sono le lezioni apprese nell'affrontarne le asperità, e non la celebrazione dei successi.
Quindi se tu o chi ami, non ce l'avete fatta, non dovete disperarvi. Non prestate attenzione agli stolti che vi derideranno.
Siate fieri di voi stessi o di chi amate, per averci almeno provato.
Riposate, e quando ve la sentirete, rimontate in sella, e se volete, riprovateci di nuovo.
E nel cammino, guardate il paesaggio, i suoi dettagli, i colori, i sapori, anche i chiaroscuri.
Capirete cosa intendo quando dico che il sentiero, e non la destinazione, è il vero piacere di un Viaggio.
Amare ciò che si possiede, per quanto poco o tanto esso sia, è la Chiave che conduce alla Serenità.
Essa non è comprabile, poichè è frutto di una Vera Crescita Interiore.
E nulla, nella Vita, è più prezioso.
Auguro a Tutti, e quando dico Tutti, intendo proprio TUTTI, che questo anno e tutti quelli a venire, portino tanta Serenità.
Un Abbraccio Forte,
Adam
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LA SOLUZIONE FINALE E LA FINE DELL’ULTIMO KATUN


di Gianni Tirelli

Mai, come di questi tempi, è facile vedere come l’ignoranza omologante e la pratica relazionale della menzogna, abbiano contagiato migliaia di individui nel mondo (occidentale in primis) e in forma così virulenta.
Viviamo nell’illusione indotta di ritenerci liberi quando, di fatto, siamo relegati all’interno di un oceanico campo di concentramento che, alle recinzioni ad alta tensione, ha sostituito il plagio mentale dettato dalla propaganda mediatica, la dipendenza da bisogni effimeri, l’uniformazione delle coscienze, e una globale deresponsabilizzazione. Siamo le inconsapevoli cavie di laboratorio, di un progetto di sperimentazione di stampo nazista di dimensioni planetarie, che terminerà con “LA SOLUZIONE FINALE .
Uno sterminio scientificamente programmato, che rientra in un progetto di sfruttamento integrale delle energie degli uomini asserviti (schiavi) in ragione della loro (presunta) inferiorità e inutilità. Una buona parte di loro, sono vittime innocenti e ignare del Sistema Potere, perché smarriti e incapaci di contrastare una tale opera di condizionamento e di manipolazione. Altrettanti, all’opposto, sono complici diretti, mercenari al soldo, che ne sposano le logiche, per interesse particolare e smania di potere.
Ed è con l’ascesa al potere di Hitler che ha inizio questo processo: con la persecuzione sistematica degli ebrei, sino allo sterminio programmato nei campi di concentramento.I sentimenti di ostilità e di ripulsa, crescono quando la società è in crisi o in pericolo nella sua stabilità, nella sua identità, nel suo ordine. Tali sentimenti patologici sono stati esasperati oltre ogni limite, dal Nazismo ieri, e oggi dal Liberismo.
Il Sistema Liberista Relativista, del resto, non è meno terrificante (se pur in forma diversa) del nazismo, anche se per certi versi, ancora più pericoloso e inquietante, sia per dimensioni che per crudeltà. Non esistono anticorpi per contrastare la sua avanzata, ne punti nevralgici da colpire per ferirlo a morte.
In questo modo, la Bestia entra di diritto all’occupazione del potere – di ogni potere. E si caratterizza per la sua totale assenza di etica, cancellandone ogni suo confine, ogni buon senso e ragionevolezza, superando quel parametro connaturato di comprensione e comparazione istintuale che, un tempo, definiva il limite fra il giusto e l’iniquo – fra la verità e la mistificazione, fra la gioia e l’isteria, la vita e la morte.
Pertanto, non c’era bisogno di aspettare il 21 dicembre 2012! Nella “fine del mondo” ci eravamo già dentro in pieno e, da tempo. Ed è relativa ad una condizione umana, oramai svuotata di ogni suo originario significato, motivo e finalità.
Non è dunque corretto parlare di profezie Maya, ma delle previsioni, delle descrizioni di ciò che sta avvenendo, e non di ciò che avverrà; è l’evoluzione (cammino, percorso) dell’uomo, che si sviluppa e muta dentro un ciclo che inizia e che poi finisce, per dare l’avvio a un nuovo ciclo che, in seguito, tramonterà.?E i maya ci avevano visto lungo, e con cognizione di causa!
Secondo le loro previsioni, già dal 1992 l’umanità vive nell’ultimo Katun (cioè gli ultimi 20 anni) – un tempo molto importante, perché è il tempo della conclusione del ciclo – il termine dei famosi 25.625 anni, che coincide con la FINE DI UN’EPOCA e non con la FINE DEL MONDO. Questo ultimo tempo di 20 anni, viene chiamato (dai Maya) “il tempo del non tempo” – quello spazio crepuscolare in cui non è giorno e non é notte, ma é prima dell’alba.?Nel calendario maya, ciascun ciclo del Lungo computo temporale, corrisponde ad un’era del mondo; il passaggio da un’era all’altra è segnato da radicali cambiamenti sociali. Il ciclo, attualmente in corso, ha avuto inizio il 6 settembre del 3114 avanti Cristo ed è molto vicino al termine: il nuovo ciclo inizierà appunto il 22 dicembre del 2012.
Sabato 21 dicembre, era l’ultimo giorno del vecchio ciclo, e questo è stato il motivo e le ragioni, di tanta preoccupazione e apprensione.?Lo scopo principale del calendario, non era quello di stabilire con precisione le date degli avvenimenti (profezie), ma di raccordare le azioni degli uomini e dei capi Maya, con tutto il movimento dell’universo. L’azione doveva fondersi e armonizzare con l’equilibrio universale e le decisioni dei Re, sincronizzarsi con i ritmi cosmici. L’equilibrio era alla base di ogni decisione e relativo ai movimenti riportati nel calendario.
La nostra epoca moderna (partorita dai fumi necrofili e necrotizzanti della rivoluzione industriale – momento storico, pervaso di odio, di paura e di schiavitù,materiale e psicologica -), è terminata alla fine dell’ultimo Katun e, precisamente: sabato scorso 22 dicembre 2012.
Da quella data in poi dobbiamo fare in modo di ritornare ad essere uomini pensanti e consapevoli. L’uomo dovrà rivoluzionare se stesso, il proprio pensiero e riaccordarsi a quel ritmo cosmico sincrono, per mettersi a passo con l’armonia dell’universo. Dovrà comprendere che il tutto è vivo, e che egli, è parte del tutto, nonostante l’impresa (visti i presupposti) appaia inattuabile e impraticabile.
La Fine è dunque alle porte, ma sembra che nessuno se ne occupi. Nel frattempo i Padroni della Terra, imperturbabili, considerano nuove speculazioni finanziarie, mentre noi, impassibili e ben lontani dal mettere in atto una qualsiasi opera di riconversione strutturale, aspettiamo la fine in diretta TV, comodamente seduti sul divano delle libertà.
Oltre La Coltre