NELL'ERA DELL'INFORMAZIONE ............. L'IGNORANZA E' UNA SCELTA.
Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.
Benjamin Franklin

sabato 16 luglio 2011

LATTE: NON PROPRIO TUTTO BIANCO QUEL CHE CONTIENE...



"Un bicchiere di latte, può contenere un cocktail fino a 20 antidolorifici, antibiotici e ormoni della crescita: lo hanno dimostrato gli scienziati, che nel far uso di un test altamente sensibile, hanno trovato una quantità di sostanze chimiche usate per trattare malattie sia in animali che umani e questo in campioni di mucche, capre e latte materno.
Le dosi delle medicine sono troppo piccole per avere un effetto su chi beve questo latte ("ovviamente"... ndt) ma i risultati mettono in luce come le sostanze chimiche prodotte dall'uomo si trovino in tutta la catena alimentare.
La maggior quantità di medicine è stata trovata in latte di mucca.
I ricercatori credono che i farmaci e quelli destinati alla crescita ormonale, siano stati dati al bestiame o siano finiti nel latte attraverso i mangimi o causa contaminazioni nella fattoria.
La squadra ispano-marocchina ha analizzato 20 campioni di latte di mucca acquistati in Spagna e Marocco, insieme ad altri campioni di latte di capra e materno.
I risultati, pubblicati nel Journal of Agricultural and Food Chemistry, hanno rivelato che il latte di mucca contiene tracce di antiinfiammatori, l'acido niflumico, mefenamico e ketoprofene: comunemente usati come antidolorifici in animali e persone.
(...) I ricercatori dicono che il loro nuovo test di 30 minuti è il più sensibile nel suo genere. Se ciò che stato trovato vale per il latte di Spagna e Marocco, potrebbe essere altrettanto vero per il latte prodotto in Gran Bretagna e nel nord dell'Europa.
Lo scorso anno scienziati dell'università di Portsmouth (UK) hanno trovato che il pesce era stato contaminato con il PROZAC, un antidepressivo, che entra nei fiumi dal sistema di fognatura....
Studi precedenti hanno mostrato che la caffeina viene rilascita nelle vie d'acqua dopo "averla fatta franca" nei trattamenti fognari.
Agli ormoni derivanti dalle pillole contraccettive è stato imputato il fatto che il pesce si sia "femminilizzato", facendo si che i pesci maschi producano uova.
Si stanno anche studiando quali effetti abbiano, sulla fauna selvatica, gli antibiotici, i farmaci per la pressione alta e quelli per diminuire il colesterolo ".
Ahh come ci invidi, Frankenstein!

fonte: http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-2012050/The-cocktail-20-chemicals-glass-milk.html
trad e sintesi Cristina Bassi, http://www.thelivingspirits.net/

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martedì 12 luglio 2011

I pazienti i cui medici di famiglia conoscono le terapie alternative costano meno al sistema sanitario e vivono più a lungo


Traduzione dell'abstract (riassunto) dell'articolo sottoposto a revisione autorevole Patients whose GP knows complementary medicine tend to have lower costs and live longer di Kooreman P, Baars pubblicato sul sito istituzionale scientifico governativo pubmed il 22 giugno 2011.

Fonte:

Facoltà di Economia, Università di Tilburg, Warandelaan 2, 5037 AB, Tilburg, Olanda,

mail dell'autore: p.kooreman(at)uvt.nl.

PREMESSA:

Chi si occupa della gestione economica della salute pubblica ha largamente ignorato come area di ricerca la medicina alterantiva e complementare [in inglese CAM - complementary and alternative medicine], sebbene sia le esperienze cliniche che diversi studi empirici ne suggeriscano l'efficacia in relazione ai costi.

OBIETTIVO:

Esplorare e l'efficacia in relazione ai costi della della Medicina Alternativa e Complementare paragonata alla medicina convenzionale.

METODI:

E' stato utilizzato un insieme di dati di una assicurazione olandese che conteneva informazioni trimestrali sui costi delle sanità (medici di famiglia, ospedali, prodotti farmaceutici, assistenza paramedica), date di nascita e di morte, genere e codice postale di tutti gli assicurati, circa 150.000, per gli anni 2006-2009. I dati che provenivano da 1913 medici di famiglia convenzionali sono stati comparati con quelli provenienti da 79 medici di famiglia con specializzazioni addizionali di Medicina Alternativa e Complementare in: agopuntura (25), omeopatia (28), e medicina antroposofica (26) [la medicina antroposofica - utilizza rimedi N.d.T.].

RISULTATI:

I pazienti i cui medici di famiglia hanno specializzazioni addizionali di Medicina Alternativa e Complementare hanno costi e rate di mortalità compreso tra lo 0 e il 30% più basso a seconda della fascia di età dei pazienti e del tipo di Medicina Alternativa studiata dai medici. I costi minori sono provati dai minori soggiorni in ospedale e le minori prescrizioni di farmaci.

DISCUSSIONE:

(...) i minori costi e la vita più difficilmente possono essere collegati a differenze di status socio-economico. Possibili spiegazioni includono selezione (ad esempio la gente che ha meno desiderio di di subire interventi medici potrebbe essere più portata a scegliere la Medicina Alternativa e Complementare) e pratiche migliori da parte dei medici di famiglia che conoscono la medicina complementare (ad esempio minore eccesso di terapie somministrate, maggiore attenzione sulla prevenzione e promozione della medicina curativa). Sono consigliati studi più controllati (studi di replicazione, ricerche basate su dati più esaustivi, studi di valutazione costo-beneficio per specifiche categorie diagnostiche).

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lunedì 11 luglio 2011

domenica 10 luglio 2011

giovedì 7 luglio 2011

Il CICAP e le terapie mediche "alternative"

 


In un sito gestito dal CICAP (al link http://www.cartesio-episteme.net/broch.html) si legge
Il punto di vista del CICAP, ufficialmente esposto per esempio nel numero 28 (novembre-dicembre 1999) della sua rivista "Scienza e Paranormale", e' che le medicine alternative siano da inquadrarsi tutte assai semplicemente sotto il profilo delle "ciarlatanerie", e che ogni loro eventuale "successo" sia da ascriversi unicamente a effetti di auto-suggestione (placebo), dovuti all'instaurarsi di un particolare rapporto di dipendenza psicologica tra medico (curatore, stregone) e malato (spesso "immaginario"). Quello che segue e' il commento inviato dallo scrivente a diversi sostenitori dell'omeopatia, invitandoli a "difendersi"
screenshot della dichiarazione su riportata (cliccare per ingrandire)

Insomma costoro non si scagliano solo contro l'omeopatia, che per molti versi è difficile da accettare perché le alte diluizioni non recano traccia della sostanza di partenza, ma contro OGNI MEDICINA ALTERNATIVA: secondo costoro quindi shiatsu, erboristeria, agopuntura, omeopatia sarebbero tutte da scartare a vantaggio delle terapie farmacologiche con farmaci di sintesi chimica (i cui effetti collaterali sono a volte così pesanti da essere mortali). Fare di tutta l'erba un fascio non è di sicuro un metodo scientifico, e negare l'effetto terapeutico persino dei trattamenti a base di estratti vegetali suona a dir poco ridicolo: l'aspirina non deriva dalla scoperta dell'acido salicilico contenuto appunto nella corteccia di salice? Lo stesso principio è valido solo se riprodotto chimicamente in laboratorio e inglobato in un apillola, ma non è valido se estratto da una pianta? Di fronte a milioni di persone che hanno sperimentato con successo i risultati positivi di queste "terapie alternative" (brutto nome, ma è per intenderci) la risposta del CICAP è la più cocciuta e ferrea negazione.

Quanto all'omeopatia consiglio la lettura dell'articolo Il suicidio omeopatico del CICAP di Pindaro Mattoli, lo studio Esperimento con Phosphorus effettuato nel 1992 in Perugia, nonché la lettura dell'abstract di una ricerca pubblicata sul sito scientifico governativo pubmed nel quale si precisa che A considerable difference exists between the number of clinical trials showing positive results published in CAM journals compared with traditional journals. We found only 30% of those articles published in CAM journals presented negative findings, whereas over twice that amount were published in traditional journals. These results suggest a publication bias against homeopathy exists in mainstream journals. Ovvero esiste un pregiudizio contro l'omeopatia nelle riviste di settore le qualu tendono a presentare più spesso gli studi che mostrano risultati negativi dell'omeopatia piuttosto che gli studi che mostrano risultati positivi.

screenshot dell'articolo su pubmed (cliccare per ingrandire)
Per quanto controversa appaia la questione l'articolo mostra chiaramente che ci sono decine di articoli che provano la validità dell'omeopatia, bilanciati da altri articoli che la negano. Un altro articolo mostra che la meta-analisi, ovvero analisi complessiva di tutti questi lavori di ricerca, pende a favore (anche se non di molto) della validità dell'omeopatia.

screenshot dell'articolo su pubmed
Evidentemente per comprendere bene la situazione occorre fare un ragionamento politico più che scientifico in senso stretto. Ma torniamo al CICAP ed alle sue affermazioni assolutamente di parte nei confronti della medicina allopatica (ovvero della medicina ortodossa). Qui sotto la dichiarazione di un esponente del CICAP, Gianni Comoretto, sull'utilità dei vaccini anti-influenzali in generale e di quello dell'influenza suina in particolare, in un commento sul blog crisis.
Mio figlio si vaccina a tutte le influenze. Perché quella copertura GLI SERVE. La suina si è rivelata una influenza con la stessa virulenza delle altre stagionali. E ho seguito i consigli di molti i medici seri, che suggerivano di comportarsi come per le altre stagionali. E gli è servito, senza i drammatici effetti collaterali prospettati da qualcuno.
screenshot del commento su riportato
Di fronte alla cospirazione messa in atto per vendere questo vaccino inutile e tossico, di fronte alle centinaia di morti ed a tutti gli effetti avversi comprese le centinaia e centinaia di casi di aborto viene il forte sospetto che ci sia dietro qualcosa di più di un forte pregiudizio. Sarà una coincidenza che il signor Comoretto giudichi innocui i forni a micro-onde?


E sarà una coincidenza che egli neghi l'esistenza delle scie chimiche e che appoggi l'ortodossia scientifica ed il potere consolidato persino su questioni che col CICAP in sé e per sé non c'entrano niente come l'11 settembre e l'omicidio Kennedy?

lunedì 4 luglio 2011

L' A.R.P.A. scordata

domenica, luglio 03, 2011


L' A.R.P.A. scordata

Comunicato stampa del Comitato stop scie Firenze del 30 giugno 2011

E' lodevole la tenacia dei Fiorentini che hanno deciso di protestare dinanzi alla sede dell'A.R.P.A.T., esigendo risposte chiare e tempestive sulla geo-ingegneria. Purtroppo è il solito rimpallo delle responsabilità: le competenze non sono dell'A.R.P.A., ma dell'E.N.A.C., al centro, in questi giorni, di uno scandalo per una brutta storia di tangenti. No, non è l'E.N.A.C. responsabile, ma il Ministero dell'ambiente, anzi il Ministero della "difesa" che demanda ogni chiarimento all'A.R.P.A. che si appella al N.O.E. dei Carabinieri i quali aspettano il benestare della magistratura... 'Todos caballeros'. Lo scaricabarile sembra la creazione del moto perpetuo. Ciò succede anche al di fuori dell'Italia, poiché la questione "scie chimiche" è occultata da un muro spesso di omertà e di negazione, un muro in cui bisognerà, in un modo o in un altro aprire una breccia.
FIRENZE Il 29 giugno 2011 alle 15.00, un gruppo di cittadini ha partecipato ad un presidio di protesta davanti alla sede regionale dell'A.R.P.A.T. (Agenzia regionale per la "protezione" dell'ambiente Toscana) di via Porpora, per denunciare l'immobilismo dell'Agenzia sulla questione delle cosiddette "scie chimiche".
Numerosi sono stati gli esposti di comitati e cittadini negli anni passati all'A.R.P.A.T., che si è decisa a rispondere solo lo scorso aprile. E' stata, però, una risposta completamente insufficiente, parziale e fuorviante, basata su materiale di dubbia scientificità, raccolto da Internet e senza alcuntipo di analisi di campioni (vedi sulla questione anche Scie chimiche: le preoccupazioni dei Toscani e le risposte dell'A.R.P.A.T.).
E' stato un responso che il Comitato Stop Scie Firenze, uno dei gruppi organizzatori del presidio, ha già contestato in una lettera diretta all' A.R.P.A.T. e ad altri organismi interessati ( LINK). Nei vari esposti si chiedeva di eseguire analisi di acqua, suolo ed aria al fine di rilevare la presenza di alcuni elementi dannosi per la salute (es. bario, alluminio, polimeri...). Molte analisi condotte privatamente hanno rilevato la presenza in percentuali altissime e ingiustificate di alcuni di questi elementi (bario ed alluminio), presenza che ormai in tante parti del mondo si associa alle emissioni deliberate da parte di velivoli non meglio identificati, emissioni meglio note come SCIE CHIMICHE.
Sulle scie chimiche solo in Italia dal 2003 ad oggi sono state presentate 13 interrogazioni parlamentari, di fatto cadute nel vuoto. Anche in Toscana è venuta alla luce nel gennaio 2011 la questione del bario, nel caso che ha riguardato l'acquedotto di Quarrata, dove ne sono state rilevate altissime concentrazioni, senza individuare la fonte di inquinamento, almeno stando a quanto affermano le autorità.
I manifestanti con cartelli, foto e volantini si sono piazzati davanti alla sede regionale. Una delegazione è entrata nella sede per chiedere di conferire con il direttore generale o con qualche altro responsabile di rilievo dell'Agenzia. Sia il direttore sia altri responsabili non erano disponibili, così i manifestanti hanno potuto incontrare l'addetto stampa dell'A.R.P.A.T. che si è impegnato a riportare le richieste del Comitato ai responsabili. Alle 17.00 circa il presidio si è sciolto.

30/06/11
Comitato Stop Scie Firenze

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